Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 29 occorrenze

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

uomo che muore. Senza por mente al pericolo a cui esponevasi, si precipitò fuori dalla porta, facendo balzi di tigre e gridando: - Nagor! Nagor! Nessuno

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. Kammamuri e Aghur si affrettarono a sbarcare e portarono il padrone nella capanna, adagiandolo su di una comoda amaca. La tigre ed il cane si arrestarono al

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. - Gl'indiani non sospetteranno che sotto le canne v'è un canotto e che il canotto porta due uomini ed una belva. - Presto, Kammamuri, spingiamoci al largo

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dinanzi al fuoco, colla testa china sul petto, la fronte aggrottata e le braccia incrociate. Kammamuri, agghiacciato dal terrore, meditava aggomitolato

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sospetto senza sapere il perché, si sentì le membra tremare e una vaga inquietudine l'assalì. Gli parve d'aver ricevuto come una pugnalata al cuore. - È

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, giungeva al bengalow del capitano Macpherson. Un uomo era appoggiato alla soglia della porta e sbadigliava, respirando fragorosamente la fresca aria del

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! ah! - fe' Manciadi. Non farai un passo verso le coste di Raimangal, che avrai cento lacci al collo. - Lasciamo Suyodhana ed i lacci, ora, parliamo di

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giganteschi banchetti che la superstizione indiana offre loro gratuitamente. - Animo, - disse Tremal-Naik. - Bisogna giungere al forte prima che la

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fiamme. - Hai lasciato una donna laggiù? - Sì, Kammamuri, quella stessa che io mirava al tramontare del sole nella mia jungla. Ada! Ada! Quanto m'hai

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, - o tutto è perduto. La giornata trascorse senza che qualche cosa di nuovo accadesse. A mezzodì e al tramonto fu portata al prigioniero un'ampia

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§I banian, chiamati altresì al moral o fichi delle pagode, sono gli alberi più strani e più giganteschi che si possa immaginare. Hanno l'altezza ed

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, al vago chiarore di poche lanterne, a stivare le ultime botti e le ultime casse che ancora ingombravano il ponte. Già Kiddepur era scomparsa nelle

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precipitosamente, le membra acquistare una forza straordinaria. Egli sentivasi come attirato da una forza irresistibile verso la sommità della pagoda, ed al

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proprie mani. Era là, disteso accanto ad uno stagno, col laccio al collo e un pugnale nel petto. Il miserabile Manciadi, dopo d'averlo atterrato, lo ha

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polsi. Bhârata si collocò al suo fianco, mettendosi dinanzi un paio di pistole. - Tu adunque hai detto di conoscermi, - disse il capitano Macpherson

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conseguenze. Kammamuri s'era alzato al primo raggio di sole. Visto che Tremal-Naik dormiva d'un sonno tranquillo, si diresse verso la porta per svegliare

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§Tremal-Naik a quel grido s'era alzato sulle ginocchia, in preda ad una viva inquietudine. Al colpo di fucile aveva fatto seguito un'altra

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avviso al formidabile Suyodhana del colpo mancato e del tradimento. I marinai ed i soldati di fanteria marina erano sotto le armi, per essere pronti

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! - rispose il capo dei battitori. - La tigre è alle prese coi cani. - Fa' suonare la ritirata. Uszaka accostò al naso il bansy, sorta di flauto, e soffiò

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inglese. Subito le rive del fiume si allargarono considerevolmente e cominciarono ad abbassarsi, quasi al livello dell'acqua. In lontananza si

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§Tremal-Naik, al ruggito di guerra del felino, si era subitamente svegliato, facendo un brusco movimento, come se cercasse il suo fedele coltellaccio

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coperto da una piccola barba nera ed arruffata. Portava, avvolto attorno al corpo, un ricco dootèe, specie di mantello di seta gialla, trapunto in oro

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§Kammamuri, dopo l'avvenuta separazione, aveva preso la via che conduceva al fiume, cercando di seguire le traccie dell'indiano che lo precedeva

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buoni bracchi al suo servizio. Sta' allerta, Saranguy; potrebbero giuocarti qualche brutto tiro, quando meno te lo aspetti. Si fermo, accostò le mani

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sud al nord, dall'est all'ovest, non scorgete che immense piantagioni di bambù spinosi, stretti gli uni contro gli altri, le cui alte cime ondeggiano

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calò intrepidamente nel pozzo agitando le gambe nel vuoto. La discesa durò un quarto di minuto al più, dopo di che Kammamuri posò i piedi su di un

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soglia sostarono tendendo gli orecchi. - Odi nessun rumore? - chiese con un filo di voce Tremal-Naik al compagno. - Nessuno, padrone, all'infuori dei

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sulla riva aggrappandosi alle radici del tamarindo le quali uscivano, come serpenti, da terra. Al nord era apparso un punto nero che andava

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della jungla. - Sei proprio sicuro, padrone? - Non odo rumore alcuno. - E dove andremo? Al banian forse? - Sì, maharatto. - Vuoi cacciarti là dentro

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